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TECNICHE DI GUIDA IN PISTA E NON SOLO

Dopo le feste e qualche kiletto messo su cerchiamo di rimetterci in moto……naturalmente alla nostra maniera!!!
Ecco a voi alcune tecniche di guida che potrebbero esservi utili non solo in pista.

IL CONTROSTERZO – se un auto manifesta sovrasterzo e quindi la parte posteriore scivola all’esterno della curva, è necessario correggerla controsterzando.
La tecnica per farlo è relativamente semplice da spiegare. Girando il volante dalla parte contraria rispetto a dove ci manda il sovrasterzo, si neutralizza l’effetto che tende a chiudere la traiettoria.
In realtà la tecnica è molto più complessa in quanto non bisogna solo controsterzare ma anche farlo con precisione e prontezza nonché utilizzare il gas in maniera congrua per evitare di finire in un testacoda.
Una controsterzata eccessiva provocherà infatti il cosiddetto “effetto pendolo” che succede quando il pilota appunto controsterza in modo eccessivo verso l’esterno della curva, spostando il peso delle ruote interne alla curva e provocando appunto un pendolo nel posteriore dell’auto che catapulta questa verso l’esterno della curva. Viceversa una controsterzata lenta o insufficiente, rallenterà di poco il sovrasterzo portando l’auto in testacoda.
Nostro consiglio è quello di guardare sempre avanti verso la direzione che si vuole andare. Solo in questo modo si potrà essere precisi e usare il giusto angolo di sterzata. La prontezza certamente aiuta ma noi dovremmo conoscere bene la tecnica per usarla per i nostri comodi e non usare la nostra prontezza come reazione ad un comportamento non voluto della nostra auto.

IL PUNTA TACCO – Il punta tacco (heel and toe) non è altro che un nome per una tecnica che si effettua in scalata di una marcia. In verità ha perso il suo proprio significato e adesso definisce un insieme di tecniche che portano comunque allo stesso risultato. Per evitare che le ruote posteriori vengano bloccate dal freno motore quando scaliamo una marcia, è necessario dare un colpo sull’acceleratore per aumentare il numero di giri al punto giusto per inserire la marcia inferiore. Così la scalata risulterà più morbida e la macchina non si scomporrà a causa dell’eccessivo freno motore (sulle trazioni posteriori).

Se si frena col destro, l’unico modo per farlo è riuscire a premere entrambi i pedali con lo stesso piede (destro). Si può fare mantenendo la punta sul freno e girando il piede per portare il tacco sul gas. Oppure (più comunemente) dividendo metà piede sul freno e metà sul gas. Se si frena col sinistro, ovviamente basta dare un colpo di gas col destro.

Ecco passo per passo come effettuare la tecnica.

Si comincia a frenare intensamente prima di una curva.

Quando arriva il momento di effettuare la scalata, il piede sinistro preme la frizione, il piede destro continua a premere il freno con la punta ma girandosi va a posizionare il tacco sull’acceleratore. Nel momento che portiamo la leva del cambio dalla marcia superiore alla posizione centrale e prima ancora di inserire la marcia inferiore, il piede destro effettua col tacco una veloce pressione sul gas alzando cosi il regime del motore. Notate come il piede destro continua a premere con vigore il pedale del freno usando la punta.

Coi giri del motore alzati al giusto regime, il piede sinistro si alza velocemente (ma sempre in modo progressivo) dal pedale della frizione mentre il piede destro ruota di nuovo portando il tacco fuori dal gas pur rimanendo sempre sul freno.

Se la manovra è stata effettuata con successo, la cambiata sarà molto efficace, veloce e senza contra colpi che sbilanciano la macchina, mentre anche tutti gli ingranaggi del cambio subiscono meno sollecitazioni.
In alternativa invece che usare letteralmente il punta tacco, se la pedaliera lo consente si usa tutta la pianta del piede, posizionandola metà sul freno e metà sull’acceleratore.

Imparare questa tecnica diventa obbligatorio per guidare in modo veloce e portare al limite una trazione posteriore. Per aiutarvi nei primi esperimenti col punta tacco, vi consigliamo di preparare mentalmente un ritmo preciso per effettuare ogni manovra. All’inizio ogni tentativo diventa una scommessa con se stessi, ma insistendo e con sempre più pratica, la procedura diventa automatica, gratificante e molto efficace.

LA DOPPIETTA – questa consiste in una tecnica di punta tacco molto difficile che si è persa un po’ nelle nuove modalità di guida in quanto veniva utilizzata su cambi non sincronizzati.
In pratica appena avete spostato la leva del cambio in posizione neutra, bisogna alzare il piede sinistro dalla frizione, dare gas ,ripremere la frizione , ridare gas e solo allora muovere la leva del cambio nella marcia inferiore e alzare il piede sinistro della frizione, il tutto mentre si sta frenando.

FRENARE CON IL SINISTRO – questa tecnica viene usata comunemente dei simracers (o piloti virtuali) perché la mancanza di forze G e la conformazione delle pedaliere regalano una maggiore precisione. Naturalmente Viene utilizzata anche dai karteristi per ovvie ragioni.
Si ha migliore velocità di azione, precisione e si possono utilizzare i due pedali all’unisono. Toccando rapidamente il freno si può spostare istantaneamente il peso verso le ruote anteriori, migliorando l’inserimento di una vettura in una curva molto veloce dove non serve effettuare una frenata importante.
Inoltre nelle auto turbo si usa tenere sempre l’acceleratore sempre un po’ pigiato per evitare il turbolag che questi motori possono avere dando così una spinta costante e progressiva senza gap.
Questa tecnica è utile anche su auto a trazione anteriore, dove pur applicando il gas al massimo, un tocco al freno col sinistro provoca dei vettori nelle ruote posteriori che funzionano come un leggero freno a mano,inducendo un leggero sovrasterzo che ci aiuta a curare per un po’ il caratteristico sottosterzo di potenza di questo tipo di trazione

TRAIL THROTTLE – quando usciamo da una curva e buttiamo giù l’acceleratore al 100% possiamo incorrere alla classica “sgommata” che fa perdere grip alle gomme (nonché le consuma) togliendoci potenza e reattività nel mezzo che stiamo pilotando.
Bisogna ricordare infatti che un pneumatico può offrire solo un valore fisso di grip, diviso tra trazione e grip laterale. Se abbiamo usato l’acceleratore al 100%, quindi sulla trazione,non avremo più grip laterale.
Importante è quindi modulare il gas in uscita curva per poter dare una progressione fulminea e reattiva, non perdere tempo e quindi andare più veloce. Tale tecnica permette di testar, nella modulazione del gas, il nostro grado di grip e quindi trovare il momento giusto, in progressione , per poter aprire tutto il gas.

THRESHOLD BRAKING – arrivando dal lungo rettilineo e avvicinandosi ad una curva dobbiamo diminuire la velocità per poterla affrontare. Mentre siamo ancora in rettilineo (quindi a ruote dritte) possiamo frenare al 100% del grip disponibile delle ruote. Questa operazione se effettuata con successo, viene definita threshold braking perché per frenare al 100% del grip bisogna arrivare al limite (threshold) del bloccaggio delle ruote. Questa tecnica è efficace solo a ruote dritte.

TRAIL BRAKING – Tecnica di frenata che consiste nel rilascio graduale (modulazione, trail) del freno, man mano che si inserisce l’auto in curva.

In questo modo si riesce a sfruttare la parte iniziale della curva (inserimento) come spazio di frenata. Va da se che riuscendo ad ottenere extra spazio di frenata, si può ritardare di qualche metro il punto di frenata in rettilineo, con ovvi benefici in termini di tempo, mentre anche il fatto di poter effettuare la prima parte della curva con un po’ più carico, dal trasferimento del peso, sulle ruote sterzanti, dovrebbe migliorare il loro grip (anche se c’è sempre un limite oltre il quale il grip non cresce in modo proporzionale al carico).

La difficoltà di questa tecnica (e la bravura del pilota) è nel trovare la giusta modulazione, sempre variabile tra l’altro, per poter permettere alle ruote anteriori di frenare a sufficienza e riuscire a curvare e inserire l’auto in curva.

Nota bene: Il nome della tecnica rimane invariato indipendentemente dall’uso del piede sinistro o destro sul pedale del freno.

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