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BMW 3.0 CSL celebra 50 anni BMW M

Correva l’anno 1973 quando la Coupé, Sport, Alleggerita, andava a vincere il campionato europeo Turismo. BMW 3.0 CSL allora correva in una serie con nomi di primo piano, tali furono i piloti impegnati in BMW come in Alfa ai tempi della Giulia GTA (Picchi, De Adamich, Facetti). Hezemans, Lauda, Stuck, Amon, tutti a correre con la 3.0 CSL plurititolata: successo nel 1973, poi ancora 5 tra il ’75 e il ’79. Era un progetto con una variante stradale, realizzata per ragioni di omologazione.

Oggi come allora, BMW 3.0 CSL è un progetto speciale, celebra i 50 anni della divisione BMW M e verrà prodotta in appena 50 esemplari: tutti numerati e in ordine cronologico di assemblaggio. Una produzione che verrà spalmata su 3 mesi e su tempi tipici delle auto realizzate a mano. A Dingolfing i processi produttivi abbinano manualità ad automazione. Le 3.0 CSL richiedono 10 giorni perché un esemplare risulti completato.

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Su strada andrà con il motore 3 litri twin turbo sei cilindri in linea, potenza incrementata a 560 cavalli dai 510 cv delle applicazioni note su BMW M3 e M4. La coppia di 550 Nm è scaricata da un cambio manuale 6 marce sulle ruote posteriori, dove il differenziale a controllo elettrico garantisce massima motricità. Al guidatore-pilota è rimesso il controllo della trazione, su più soglie di intervento dell’elettronica.

Due posti secchi a bordo, su sedili a guscio e in carbonio. La regolazione è millimetrica e si opera solo nel garage, con attrezzi appositi, per registrare altezza e inclinazione. Va cucita addosso la BMW 3.0 CSL, tre lettere – Coupé, Sport, Leichtbau – tramandate di versione speciale in versione speciale sulle BMW M stradali. Con quest’esemplare specifico si raggiunge un livello decisamente diverso.

Richiama in diverse soluzioni di stile la 3.0 CSL delle origini. A partire dalla calandra con bordi in alluminio satinato, resa il più verticale possibile per rimandare al passato. Ancora, la coda da Batmobile, con un’ala in fibra di vetro. Altri richiami sono nell’andamento della cornice dei finestrini, nel logo BMW (qui trovi i modelli sul mercato dell’usato) applicato al montante C, fino alle lavorazioni dei passaruota.

Il composito CFRP è presente in più punti della carrozzeria e degli interni. Dalle appendici aerodinamiche al tetto, al cofano. È un contributo a limitare il peso che, sebbene non sia rivelato nell’esatto valore, è posizionabile sui 1.624 kg. È il dato che deriva dal rapporto peso-potenza di 2,9 kg per cavallo. Anche le prestazioni restano top secret, sebbene sia facile posizionarle sui valori della M4 CSL: oltre 300 orari di velocità massima e uno zero-cento da 3″5. Due progetti dal peso pressoché identico.

Del motore va detto come il basamento sia realizzato con una lavorazione closed-deck, a offrire maggior superficie di contatto con la testata, che ha parti realizzate in 3D. L’albero motore, invece, è forgiato così come lo sono i cerchi da 20 e 21 pollici con aggancio centre-lock e una coppia di serraggio mai così alta per una BMW stradale: 930 Nm.

Tra le lavorazioni effettuate a mano c’è la verniciatura in bianco Alpine, con l’applicazione della grafica BMW M e del numero su portiere e tetto. I fari, poi, del tipo Laser Light, rimandano alle BMW da corsa, Classe GT3, con l’illuminazione gialla “di benvenuto” e di funzionamento ordinario degli anabbaglianti.

Altre note tecniche che compongono il progetto simbolo dei 50 anni BMW M sono i dischi freno carboceramici, con pinze a 6 pompanti; le gomme Michelin sviluppate su misura, i terminali di scarico in titanio (4,3 kg più leggeri di una soluzione convenzionale), proseguendo con sospensioni adattive.
Il prezzo della BMW 3.0 CSL non è stato ancora ufficializzato. Prevedibilmente sarà parecchio superiore ai 100 mila euro, oggi in Italia listino di una assai più “ordinaria” BMW M4 CSL da 550 cavalli.

 

 

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