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Fiat 595 Abarth competizione da 180cv : una racing start da correggere ancora

Il nome Abarth nelle corse sicuramente ha sempre un grande significato ed importanza, anche per un passato glorioso in vari campionati.
Del modello da noi provato esistono tre versioni un 145 cv, un 165 cv e quella che abbiamo provato noi da 180 cv. Tutti 1400 turbo. La nostra scelta è caduta sull’ultima e più esasperata versione in quanto segue la nostra filosofia, “i cv in pista non sono mai abbastanza”. Se invece uno vuole divertirsi su un misto in montagna su strada anche nella prima versione da 145 cv ce ne già parecchio.
Sicuramente è una macchina che può essere un’ottima racing start da implementare ma certo va rivista a cominciare dalla postazione di guida non perfetta, sedile non basso abbastanza, volante non molto regolabile e l’impossibilità di distaccare i dispositivi elettronici, funzione quest’ultima fondamentale in pista.

L’auto è certo favorita dalla dimensione compatta e da tanti cavalli, ottimo poi il rumore degli scarichi.
Le dimensioni ridotte la favoriscono nelle traiettorie nel misto e nei cambi di direzione fulminei, con una risposta pronta da parte del motore in uscita di curva. Ottima la frenata grazie ai freni Brembo con dischi forati davanti e dietro, ma che seccatura l’accensione delle doppie frecce ad ogni frenata più decisa del solito. L’erogazione del motore in modalità normale è sempre lineare, se invece si va in modalità sport diventa più cattivo e scorbutico ma sempre pronto con l’entrata del turbo sopra i 2000 giri.
Le gomme di serie Pirelli P0 17 pollici hanno un ottimo grip di tenuta e sono una buona base per il divertimento. Ci vorrebbe però un differenziale autobloccante meccanico in quanto il sistema elettronico TTC fatica parecchio a controllare il pattinamento delle ruote anteriori.
Il cambio certo non è buono per una macchina del genere, sarebbe sicuramente molto più usufruibile e divertente e anche performante un cambio manuale invece di quello robotizzato con singola frizione con palette al volante. Questo cambio si fa sembrare ai più giovani di guidare un’auto da pista ma ha i limiti nel tempo di cambiata con pause fastidiose in una guida al limite, tipico comunque nei robotizzati singola frizione. Infine l’assetto, anche questo da correggere parecchio soprattutto sull’anteriore che nella guida al limite tende ad allargare in gomma non riuscendo ad addomesticare i 180 cv per 1100 kg di auto.
L’auto da noi provata con sedili Sabelt e altri optional costa circa 30.000 Euro un po’ troppo per un’ibrida che non sa se stare in pista o in strada ma comunque un buon entry level che va corretto anche in caso di guida allegra nei track day.

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