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Formula E: come si struttura il campionato, specifiche tecniche delle auto e soprattutto sostituirà in futuro la formula 1?

Diciamo subito che la Formula E non è certo una novità in quanto è stata ideata nell’oramai lontano 2012. Dopo molte resistenze nel motorsport, come era inevitabile per delle auto totalmente elettriche in un mondo dove i profumi di benzina e i rumori di un poderoso motore, sono elementi fondamentali che generano l’essenza della passione per questo sport, anche e soprattutto per gli addetti ai lavori, questa categoria ha sempre più preso importanza con la partecipazione di grandi marchi motoristici (da ultimo l’ingresso di Audi che collaborerà con Porsche), e di grandi personaggi importati dalla stessa Formula 1 come Prost con la sua scuderia e piloti come Buemi.

Bisogna inoltre dire che questa categoria nasce proprio da una “costola” della Formula 1 e ha parlato anche italiano, fino a quest’anno, in quanto i telai sono stati forniti , progettati e costruiti da Dallara, mentre i propulsori sono prodotti dalla McLaren Electronic Systems, che fornisce anche l’elettronica e il cambio. Anche la Renault è tra i partner tecnici della categoria, mentre la Williams fornisce le batterie al litio. Quindi le auto sono tutte uguali e i Team hanno tutti le stesse opportunità.

Ma veniamo ora alle specifiche tecniche delle auto che vi riportiamo qua di seguito:

Dimensioni: lunghezza max 5.000 mm; larghezza max 1.800 mm; altezza max 1.250 mm; carreggiata min 1.300 mm; altezza da terra max 75 mm; peso (compreso il pilota): min 880 kg (batterie 230 kg)

Telaio: cellula di sopravvivenza in fibra di carbonio/alluminio; alettoni anteriori e posteriori: carbonio; telaio: carbonio/kevlar. Il tutto prodotto dalla Dallara

Cambio: sequenziale, al volante, a 5 marce, fornito dalla Hewland, mentre divenne libero a partire dalla seconda edizione, con team che hanno optato per cambi a 5 rapporti, chi per 4, chi per 3, chi per 2 e chi utilizza la presa diretta del motore (doppio) con il differenziale [8]

Freni: standard con due sistemi idraulici separati, azionati dallo stesso pedale. La scelta del materiale impiegato è libera; pinze a sezione circolare in lega d’alluminio.

Ruote e pneumatici: cerchi da 18 pollici; pneumatici Michelin utilizzabili sia in condizioni d’asciutto che bagnato; cerchi O.Z. Racing in magnesio con massima larghezza per quelli anteriori da 260 mm e per quelli posteriori da 305 mm; diametro massimo 650 mm anteriore e 690 posteriore.

Potenza: potenza massima 200 kW; potenza in gara 180 kW (precedentemente 150 kW e poi 170); potenza addizionale (Push-to-pass): 30 kW.
La massima potenza potrà essere utilizzata nelle prove libere e nelle qualifiche. Durante la gara la potenza sarà limitata per ridurre il consumo, anche se sarà consentito l’utilizzo di potenza supplementare per un tempo limitato. L’ammontare di potenza extra è fissato in 30 kW e la sua erogazione sarà monitorata dai commissari.

Consumi: Il consumo massimo consentito durante la gara è di 28 kWh.

Prestazioni: accelerazione: 0 – 100 km/h in 3 secondi; velocità massima: 225 km/h. I dati sulle prestazioni vanno ancora verificati.

Nel 2017-18 le specifiche tecniche sono state modificate: la potenza in qualifica rimane invariata a 200 kW (270 CV), mentre la potenza massima disponibile in gara salirà da 170 kW (229,5 CV) a 180 kW (243 CV). La Spark Racing Technology ha vinto la gara per la fornitura dei telai dalla stagione 2018.

Il campionato si compone di 10 team, ognuno dei quali fa competere due piloti, con a disposizione quattro vetture per scuderia. Il format prevede le prove libere al mattino, seguite dalle qualifiche, nella tarda mattinata. Ciascun pilota utilizzerà entrambe le vetture e dovrà segnare un tempo cronometrato.

Dopo circa un’ora di pausa, necessaria a ricaricare le vetture, la gara si terrà nel tardo pomeriggio, e prevede un pit-stop obbligatorio per ripartire con una seconda vettura, con batteria carica. La durata delle gare è fissata attorno ai 45 minuti.

Per quanto riguarda il punteggio, prende 3 punti l’autore della pole e 1 punto quello che realizza il giro più veloce mentre vi rimandiamo alla seguente tabellina per i punteggi in base ai piazzamenti in un Grand Premio:

Posizione/Punti:

1°/25 ; 2°/18 ; 3°/15 ; 4°/12 ; 5°/10;

6°/8 ; 7°/6 ; 8°/4 ; 9°/2 ; 10°/1.

Il tutto calcolato su 18 Grand Premi in tracciati veramente spettacolari nelle più belle città del mondo tra cui nel prossimo anno anche Roma (14 Aprile 2018).

Ora questo campionato ha tutti gli elementi per essere un punto di riferimento del Motorsport ma da qui a scalzare la Formula 1 secondo noi ancora ne deve passare di tempo. In primis perché la Ferrari, stella di primo piano in questo mondo, ha affermato tramite il suo Ceo Marchionne che non ha alcun interesse a parteciparvi, inoltre esistono ancora parecchie resistenze dagli stessi piloti. Vettel ha dichiarato pubblicamente che le auto in Formula E vanno ancora troppo piano e mancano di quella adrenalina che un pilota professionista ancora cerca. A nostro giudizio sarà un campionato interessante per le case automobilistiche per testare i dispositivi e l’efficienza delle future auto elettriche per tutti del domani ma la Formula 1 rimane l’indiscusso scenario per creare high performance e hypercar, sempre che non si impegnino proprio tutti a narcotizzare il campionato con regole e risparmi non consoni a questo tipo di categoria.

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