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Jaguar E-Type

Nata dal successo strepitoso della D-Type, vincitrice per ben tre anni consecutivi della 24 Ore di Le Mans, la Jaguar E-Type si è imposta come una delle auto sportive più iconiche di tutti i tempi. Questo gioiello del costruttore britannico non era solo un capolavoro estetico, ma anche un’auto da corsa “civilizzata”, capace di raggiungere i 96 km/h in meno di 7 secondi, partendo da 0. A differenza di alcuni suoi rivali più costosi, la E-Type vantava un rapporto qualità/prezzo indiscutibile, offrendo più potenza e funzionalità avanzate.

Sir William Lyons, fondatore di Jaguar, aveva già previsto il grande impatto che la versione coupé di questo modello avrebbe avuto. Fu quindi questa variante a essere presentata per la prima volta al pubblico nel marzo del 1961 durante l’International Motor Show di Ginevra.

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Per l’occasione, i primi esemplari furono costruiti manualmente, accelerando i tempi di produzione. Il risultato? La Jaguar E-Type rubò la scena del salone automobilistico e divenne l’indiscussa protagonista dell’evento. Nel giro di pochi mesi, la produzione in serie di questa autentica opera d’arte meccanica fu avviata.

Tra gli appassionati e i collezionisti, le versioni più ambite della vettura sono senza dubbio quelle del 1961 dotate di pavimento piatto, finestrini saldati e maniglie del cofano esterne. Benché centinaia di roadster siano state realizzate in questa configurazione, solo una manciata di coupé (20 con guida a sinistra e solo quattro con guida a destra) vantano queste specifiche distintive.

Uno dei quattro rari esemplari di coupé con guida a destra è la Fixed Head Coupe con telaio n°860001. Sarà proposto all’asta da Gooding & Company a Londra, con una stima di prezzo compreso tra 1 e 1,4 milioni di dollari.

Completata il 10 luglio 1961 e rifinita in blu scuro con interni in pelle rossa, questa vettura ha una storia affascinante. Originariamente inviata al noto distributore di Jaguar Henlys Group PLC, la E-Type in questione divenne per mesi la loro auto dimostrativa.

Passata tra le mani di vari proprietari nel corso degli anni, incluso l’autore e storico di Jaguar Philip Porter, la vettura è stata accuratamente restaurata per tornare alle sue specifiche originali. Il lavoro è stato documentato con cura ed è stata persino protagonista di articoli e test su strada, dimostrando che non è solo un pezzo da museo, ma un’auto costruita per essere guidata.

È doveroso sottolineare che il telaio n°860001 è l’unico esemplare esistente della prima produzione di E-Type con sei cilindri. Con la sua documentazione completa, che include anche il certificato di autenticità del Jaguar Daimler Heritage Trust, questo modello rappresenta un tassello irripetibile della storia automobilistica del XX secolo.

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