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La Porsche Macan Electric

Si chiama sempre Porsche Macan, ma è tutta un’altra auto: la seconda generazione della sport utility tedesca ha detto addio ai motori termici per abbracciare al 100% l’elettrificazione. Non cambiano molto le proporzioni, sempre dal piglio sportivo con il lunotto particolarmente inclinato, ma crescono le dimensioni: è lunga 478 cm, quasi 6 cm più di prima, è larga 194 cm (1 cm più di prima) e alta 162 cm mentre il passo si allunga di ben 8,6 cm arrivando a 289 cm.

 

Dal punto di vista dello stile, la Porsche Macan Electric non ha molto in comune con l’auto che sostituisce e, vista dal vivo, risulta più “scolpita” e aggressiva rispetto alle foto diramate dalla casa tedesca negli scorsi mesi: il frontale è contraddistinto dai fari posti su due livelli con quelli principali celati all’interno delle prese d’aria che deviano il flusso verso la parte laterale. La parte bassa del paraurti, invece, è dedicata al raffreddamento del powertrain elettrico con due grandi prese d’aria ai lati del radar della frenata automatica d’emergenza. Più simile al passato la fiancata, sempre contraddistinta da un particolare “taglio” della carrozzeria concavo nella parte bassa delle portiere che va ad alleggerire visivamente il profilo della vettura. Dietro, trova spazio un nuovo spoiler attivo, al di sotto del quale una sottile barra racchiude i fanali e gli indicatori di direzione.

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Moderno l’abitacolo della Porsche Macan Electric che, prendendo spunto dall’altra elettrica della Porsche, la Taycan, si fa riconoscere per la moltitudine di schermi sulla plancia: uno, ricurvo, funge da cruscotto digitale, gli altri due a sviluppo orizzontale sono quelli dell’infotainment (ora basato su Android Automotive) e del sistema d’intrattenimento per il passeggero. Curate le finiture con rivestimenti morbidi un po’ dappertutto e abbastanza ampi i portaoggetti, specie nel tunnel centrale dove al di sotto del pannello di comando del climatizzatore trova spazio un vano di dimensioni generose. Migliorata l’abitabilità posteriore, dove i centimetri di passo in più si avvertono: anche i passeggeri più alti siedono comodamente e i centimetri per la testa non sono pochi nonostante la linea spiovente del tetto. Il bagagliaio ha una capacità che si attesta tra i 480 e i 540 litri a divano in uso a seconda dell’inclinazione degli schienali: le forme sono regolari, peccato il fondo non sia regolabile in altezza. Comodo il piccolo bagagliaio frontale (ad apertura elettrica) da 84 litri, utile per riporre i cavi di ricarica.

La nuova Porsche Macan Electric arriverà nelle concessionarie a settembre del 2024, ma è già ordinabile in due versioni, Macan 4 e Macan Turbo: entrambe hanno la trazione integrale con due motori elettrici (uno per asse) e un pacco batteria da 100 kWh (95 kWh la capacità utile) che grazie all’architettura a 800 volt si può ricaricare in corrente continua fino alla potenza massima di 270 kW. Tradotto in tempo, significa che in condizioni ideali si può passare dal 10 all’80% poco più di 20 minuti. A cambiare tra le due versioni è, ovviamente, la potenza dei propulsori: 408 CV per la Macan 4, 639 CV per la Macan Turbo che scatta da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e tocca i 260 km/h di velocità massima; i valori dichiarati dalla Macan 4 sono, invece, di 5,2 secondi sullo “0-100” e 220 km/h di punta. Notevole la differenza di prezzo delle due che tiene però conto anche degli interventi specifici sulla dinamica di guida della più potente Macan Turbo: parte da 121.242 euro, contro un prezzo d’ingresso della Macan 4 di 88.187 euro. Quello che cambia poco tra le due versioni è l’autonomia dichiarata: 613 km nel ciclo Wltp per la meno potente, 591 km per la Turbo.

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