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Tecniche di guida 3: guida sul bagnato.

Per il nostro genere di corsi e anche per mantenere i costi assicurativi a favore del cliente non possiamo far girare in pista neofiti quando piove, solo professionisti. Gli stessi circuiti in caso di pioggia sostenuta interrompono le prove o cancellano gli spazi dedicate a queste. Quindi sarà impossibile cimentarvi con noi in tale condizioni, vi potrà capitare semmai pista umida che comunque non è meno insidiosa (soprattutto sui cordoli). È infatti fondamentale in tali condizioni utilizzare traiettorie più morbide e meno dirette, essendo meno aggressivi sia con lo sterzo che con l’acceleratore e soprattutto cercare di evitare di salire sui cordoli.

Detto questo troviamo comunque di fondamentale importanza soffermarci su alcune tecniche di guida sul bagnato che magari non utilizzerete in pista (tranne se non fate gare), ma potranno esservi utili sulle strade nella guida di tutti i giorni.
Prima di tutto bisogna sfatare il mito che con gomme più larghe ho più aderenza sul bagnato. Anzi sono più insidiose in quanto devono smaltire più acqua e non sempre sono in grado di farlo. In più vengono normalmente utilizzate su auto altamente performanti e potenti, altra miscela pericolosissima.
La peggiore auto sul bagnato? Sicuramente Ferrari. Trazione posteriore, gomme larghissime e comportamento brusco e tanta potenza. Tutte doti che ne fanno un auto da gestire con tale tempo con molta cautela.
Come frenare sul bagnato? Semplice in progressione e con anticipo evitando di far bloccare le gomme.
Come curvare? Evitando di appoggiare la gomma esterna estremamente e adottando linee morbide nella curva.
Come utilizzare lo sterzo? Innanzitutto tenerlo sempre ben saldo con due mani (questo soprattutto per aquaplaning) ed inoltre evitare manovre brusche con chiusure in curva dello sterzo in modo eccessivo.
Altri consigli? Utilizzare acceleratore in modo progressivo con le solite indicazioni che valgono anche in caso di asciutto e cioè mai accelerare in curva.
Un fenomeno comune quando c’è questo tipo di tempo è aquaplaning e cioè la perdita di aderenza di un auto quando entra in una sorta di pozzanghera. Succede spesso in autostrada per esempio. L’auto spinta dalla velocità entra nella pozzanghera e sentiamo una sorta di colpo sul volante, ecco perché va sempre tenuto ben saldo con due mani, che normalmente ci spaventa e ci fa commettere il classico errore che porta all’aquaplaning e cioè frenare. Mai frenare nella pozzanghera, bisogna tenere il sangue freddo e mantenere il gas in modo costante o alzare il piede se si entra molto veloci per poi riprendere il gas con dolcezza.

Infine un ultimo appunto sulle gomme da neve. Super performanti con il freddo e naturalmente la neve ma non con la pioggia tanto e vero che esistono pneumatici specifici per questo tempo anche a livello stradale e non solo per la pista. Le gomme da pioggia devono smaltire l’acqua il più velocemente possibile mentre quelle da neve non devono permettere l’accumulo di neve nel pneumatico che naturalmente toglie aderenza. Due cose quindi diverse.

Ci auguriamo come sempre di esservi stati utili e guidate sempre con prudenza sfruttando al meglio il vostro veicolo!

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