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Ferrari lancia la 499P per i Clienti nel Programma Sport prototipi

Dopo il ritorno nella massima serie Endurance avvenuto lo scorso anno con la 499P e la splendida vittoria conquistata dalla 24h di Le Mans dall’equipaggio composto da Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, al termine di una splendida battaglia con Toyota, la Ferrari ha presentato una 499P in serie strettamente limitata per l’uso non competitivo in pista. La “499P Modificata“, così chiamata dal Cavallino, è stata mostrata per la prima volta durante le Finali Mondiali che si stanno tenendo in questi giorni al Mugello ed è ha come obiettivo quello di stabilire un nuovo punto di riferimento, soprattutto in termini di emozioni in pista, per il reparto Corse Clienti.

Sebbene sia basata sulla 499P vincitrice a Le Mans, la “Modificata” non è soggetta ai parametri sportivi e tecnici della FIA, tra cui il Balance of Performance tanto chiacchierato nelle ultime settimane, aspetto che ha permesso l’adozione di alcuni sistemi inediti e interessanti, come ad esempio il “Push to Pass” e il posizionamento, oltre che il funzionamento, dei motori elettrici che assistono il cuore di questo nuovo “gioiello” del Cavallino, ovvero il V6 da 2994cc.

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Inediti i pneumatici slick (310/710-18 all’anteriore e 340/710-18 al posteriore) e wet, sviluppati in collaborazione con Pirelli, mentre sono rimasti immutati il telaio e il cockpit, rimasto monoposto e fedele alla vettura impegnata nel mondiale Endurance. Parallelamente è stato lanciato anche il programma “Sport Prototipi Clienti”, il quale garantirà ai proprietari della 499P Modificata non solo l’assistenza completa per quanto riguarda la manutenzione, ma anche il supporto – tecnico e logistico – per l’utilizzo in pista in eventi dedicati in giro per il mondo, come avviene per il Challenge.

Il powertrain ibrido della 499P Modificata combina un motore termico dislocato in posizione centraleposteriore e un motore elettrico sull’asse anteriore. Il sistema può erogare a terra una potenza massima di 640 kW (870 cv), in quanto non è limitato dai regolamenti FIA-ACO. L’unità a combustione interna (ICE) condivide l’architettura del propulsore montato sulla 296 GT3, ma è stata sottoposta a una completa rivisitazione da parte degli ingegneri Ferrari finalizzata allo sviluppo di soluzioni dedicate e all’alleggerimento complessivo.

Una caratteristica specifica è il fatto che il sei cilindri a ‘V’ della 499P Modificata sia di tipo portante e quindi svolga una preziosa funzione strutturale, rispetto alle versioni che equipaggiano le granturismo da competizione, dove il motore è montato sul telaietto della vettura. La seconda anima del motopropulsore è rappresentata dall’ERS – Energy Recovery System – che ha una potenza massima di 200 kW (272 cv), un motore elettrico dotato di differenziale la cui batteria si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata. Il pacco batterie con tensione nominale di 800V beneficia dell’esperienza maturata in Formula 1. Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.

Realizzata a partire da un telaio monoscocca in fibra di carbonio, si caratterizza per soluzioni all’avanguardia come le sospensioni a triangoli sovrapposti di tipo push-rod e il sofisticato impianto frenante che integra un sistema brake-by-wire che consente all’assale elettrico anteriore di recuperare energia in frenata.

Anche il setup meccanico (molle e ammortizzatori laterali e centrali, barre antirollio) è stato appositamente studiato per massimizzare il divertimento di guida e garantire un comportamento della vettura prevedibile in ogni condizione. Con la stessa filosofia sono state messe a punto le mappe motore e quelle di guidabilità; sono state sviluppate, inoltre, specifiche logiche di controllo trazione per facilitare la gestione della coppia motrice al limite di aderenza ed è stata infine introdotta una specifica logica di assistenza alla partenza.

Rispetto alla 499P, la 499P Modificata adotta pneumatici specifici sviluppati da Pirelli per esaltarne le doti e massimizzarne il divertimento di guida in ottica non competitiva, privilegiando la facilità di riscaldamento e l’aderenza costante rispetto alle prestazioni di picco.

Un aspetto prioritario è la fruibilità dell’asse elettrico anteriore disponibile già a basse velocità (sulla 499P l’assale anteriore è limitato all’uso superati i 190 km/h), permettendo quindi al guidatore di beneficiare del controllo di trazione su quattro ruote. Tale soluzione offre benefici in termini di prestazioni e di guidabilità, permettendo di sfruttare il grip aggiuntivo offerto dalla trazione anteriore e di ottimizzare la distribuzione della coppia motrice tra gli assali.

L’effetto è quello di una vettura ancor più pronta e precisa in uscita di curva, che agevola il lavoro del conducente nell’individuare le traiettorie migliori, e che innalza la confidenza nella guida di una vettura capace di prestazioni straordinarie. Un’altra modifica possibile grazie all’assenza di vincoli regolamentari è stata quella legata all’introduzione del sistema “Push To Pass”, che permette al pilota di beneficiare di una potenza pari a 120 kW (163 cv), in aggiunta ai 520 kW (707 cv) normalmente disponibili, per un periodo limitato di tempo durante il giro. Tale sistema permette di raggiungere così la potenza massima di 640 kW (870 cv).

La logica è concettualmente analoga a quella introdotta sulle Formula 1 nel 2009 tramite il sistema KERS. Il sistema è attivabile dal pilota tramite un tasto posto sul retro del volante e il surplus di potenza viene rilasciato solo quando l’acceleratore è spinto al massimo e per una durata non superiore a sette secondi per ogni attivazione. Il sistema si disattiva automaticamente al di sotto di una determinata soglia di carica per poi riattivarsi quando la batteria torna sufficientemente carica grazie al recupero di energia.

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